Travolta dal lavoro ho una fortuna: viaggio spesso, e da sola. Questo mi permette di vedere e metabolizzare tutto quello che mi succede intorno e ho voglia di farmi un elenco, così, a imperitura memoria del fatto che dai periodi di merda se ne esce, e anche egregiamente.
– sto lavorando come un mulo, sempre di corsa e senza orari. Ma mi diverto. Un sacco. E non mi pesa. #{steve}job{s}
– sono stata via quattro giorni e al rientro ho ricevuto un abbraccio e un “sono contento che sei tornata” sussurrato in un abbraccio #love
– situazioni che mi esplodono intorno mi aiutano a capire quanto io sia fortunata [ed equilibrata, incredibile]: siatene certi, il bicchiere è sempre mezzo pieno #theglassishalffull
– ho una macchinina nuova, ha circa due mesi e nell’ordine ha preso: un paletto di cemento a sinistra, un muro in retro a destra e un cerchio ammaccato a sinistra. Ma io dono tutta intera, e insieme ce la caviamo alla grande. Era solo questione di prenderci le misure #suvvia
– ho fatto qualche acquisto per una casetta che stiamo ultimando. È piccolina, ha delle fessure e altre magagne, ma sarà casa nostra, quindi è tutto #ok
– sto pensando di passare il mio mac a Edo per prendere un air (si ok, dovrei invertire la frase, sto pensando di prendere un air con la scusa di dare il mio a Edo). #precisini
Altee mille cose certo, ma sono arrivata a destinazione