Sul treno un’altra volta.
Due treni alla settimana, giusto per rinnegare quello che ho sempre detto: “piuttosto che prendere il treno vado in macchina, ovunque”.
No, a Milano no.

A Milano puoi andare in macchina, ma quel viaggio da sola sembra interminabile, lunghi e tristissimo. Ogni chilometro che percorri, è un chilometro in più lontano dagli affetti.

Poi arrivi a Lodi. Inizi a respirare profumo di città. Profumo di libertà.

Libertà di orari, che i negozi sono aperti fino alle 9 di sera.
Libertà di fare tardi, fuori e dentro l’ufficio.
Libertà di metterti quella fascia un po’ particolare in testa, che finalmente non sei una stravagante ma sei una normale.
Libertà di perderti e girare, che tanto ti perdi di sicuro.
Libertà di scelta.
Cosa vuoi fare stasera? C’è quel concerto carino, oppure facciamo un aperitivo lungo, oppure facciamo un giro in bici sui navigli, oppure in Duomo, tanto poi tiriamo fino al Castello, oppure andiamo a vedere un film, oppure andiamo a mangiare sushi, oppure basta. Che di cose da fare ce ne sono sempre mille ma le ore sono sempre 24, è inutile girarci intorno.

E allora si, ogni tanto accusi il colpo della lontananza, dei vecchi ritmi e delle vecchie abitudini. Però, ecco, ogni tanto, mica sempre. Che qui il tempo per deprimersi è poco e bisogna decidere cosa fare stasera. No, stasera no, stasera si torna ai vecchi ritmi della montagna, che nel weekend fanno sempre bene.

Ciao Milano, ci rivediamo a inizio settimana.